Nel 2015 hanno già pagato oltre 200 milioni di euro per la perequazione negativa.
“L’innalzamento della no tax area ed il congelamento della perequazione automatica nel 2016 sono due interventi positivi per i pensionati italiani. L’auspicio è che si continui a lavorare in questa direzione”.
Così Fipac Confesercenti commenta gli emendamenti alla legge di stabilità relativi alla previdenza approvati dalla Commissione Bilancio della Camera.
L’estensione della soglia sotto la quale i redditi pensionistici sono esentati dall’Irpef è un atto dovuto da molto tempo, che finalmente equipara i pensionati agli altri lavoratori. Bene dunque, anche se si poteva evitare lo scalino tra gli under75 ed i più anziani, uniformando le soglie per tutti i pensionati.
Positivi anche gli interventi sulla perequazione automatica, il meccanismo di rivalutazione che adegua le pensioni al costo della vita. E’ importante che si sia stabilito, una volta per tutte, che in caso di inflazione negativa le pensioni non debbano essere ridotte, così come è giusta anche la sterilizzazione del meccanismo automatico di adeguamento degli assegni per il prossimo anno. Anche perché ci saremmo trovati di fronte ad una perequazione negativa, visto che l’inflazione programmata (+0,3%) per il 2015 è stata più alta dell’inflazione reale: un’eccedenza che l’INPS ha già corrisposto ai pensionati lo scorso anno e che si sarebbe dovuta riprendere dalle pensioni dei primi due mesi del 2016.
Si evita così l’ennesima beffa del nuovo anno per i pensionati, che già a gennaio e febbraio del 2015, sempre per effetto della perequazione negativa, hanno sborsato oltre 200 milioni di euro.