La smentita del ministro dell’Economia Padoan sulle pensioni di reversibilità è chiara, ma non lo è altrettanto cosa si intenda per razionalizzazioni. La preoccupazione è che cambino i termini, ma non i contenuti e gli obiettivi degli interventi. E’ quanto emerso oggi a Roma nel corso della Giunta Fipac, la federazione dei pensionati di Confesercenti.
I pensionati sono molto preoccupati – è stato sottolineato – perché oltre a combattere con problemi quotidiani, legati alle condizioni della sanità, alla consistenza delle pensioni che spesso rendono difficile arrivare a fine mese, all’emarginazione una volta usciti dal mondo del lavoro, ora vedono minacciata anche la possibilità di garantire il futuro dei propri cari. Abbiamo recentemente posto l’accento sui criteri di erogazione delle pensioni e sulla necessità di un sistema contributivo che riconosca la logica versato-maturato.
In questo momento, occorre più chiarezza sugli interventi in cantiere ed evitare, qualunque nome abbiano, che penalizzino ancora una volta le fasce più deboli del Paese. D’altra parte – è stato precisato in conclusione dei lavori – non è possibile che ogni volta che c’è da tagliare si metta mano al sistema pensionistico.