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Povertà, Vivoli: “Da Caritas un dato allarmante su condizione dei giovani”

Sempre più giovani affrontano la povertà prima ancora di iniziare il loro percorso.

foto vivoli pag.3“Il quadro tracciato dalla Caritas sullo sviluppo della povertà in Italia evidenzia un dato allarmante: mentre moltissimi anziani vivono condizioni di difficoltà al termine della loro vita lavorativa, sempre più giovani affrontano la povertà prima ancora di iniziare il loro percorso e proprio per l’impossibilità di trovare spazi occupazionali e di progettare un futuro”.

E’ quanto afferma Massimo Vivoli, presidente della Confesercenti Nazionale e della Fipac, la federazione dei pensionati dell’organizzazione.

“Prima ancora dei dati della Caritas, però, già quelli sulla disoccupazione ci indicano da tempo la gravità della situazione, insieme a quelli sulla nati-mortalità delle imprese, sui tempi di sopravvivenza delle start up piccole e piccolissime che spesso rappresentano l’unico tentativo possibile per molti giovani di costruire un futuro lavorativo”.

“Da anni – aggiunge Vivoli – come Fipac denunciamo la condizione di difficoltà, quasi di abbandono nella quale sono costretti a vivere milioni di anziani, spesso addirittura nell’impossibilità di ricevere un’assistenza sanitaria minima. E come Confesercenti, chiediamo interventi in favore dei giovani che non trovano lavoro, dei cinquantenni che si sono trovati senza all’improvviso, e di imprese, soprattutto piccolissime, piccole e medie, che non riescono a tirare avanti schiacciate dai costi della burocrazia, dalle tasse, da un accesso al credito spesso impossibile”.

“Molti anziani, nonostante le difficoltà economiche che vivono quotidianamente, sono costretti ad aiutare figli e nipoti che vivono condizioni ancora più drammatiche, ancora più insormontabili. E mentre la politica alimenta una sorta di guerra generazionale, le generazioni si aiutano come possono. E’ arrivata l’ora – conclude il presidente di Confesercenti – di fermare questo inaridimento ed impoverimento che sta invadendo il nostro Paese, cominciando dai giovani appena usciti da scuole ed università. E’ il momento di dare un futuro ai giovani ed un presente migliore ai più anziani”.