La dirigenza della Federazione dei pensionati di Confesercenti sottolinea il ruolo importante che hanno le donne nella società italiana
Con l’occasione della ricorrenza dell’8 marzo la FIPAC, Federazione dei pensionati di Confesercenti torna a sottolineare in l’importante ruolo delle donne nella società, nelle imprese e nelle famiglie.
“Sempre più figure femminili – dice la Federazione – sono alla guida di aziende e occupano ruoli centrali per l’economia del Paese. Anche da pensionate sono un valido aiuto per accudire i nipoti e fronteggiare tutti quei bisogni che non sono garantiti da adeguate politiche a livello pubblico di welfare”.
“Con il graduale invecchiamento della popolazione italiana – prosegue – come ha certificato l’Istat nella rilevazione dei giorni scorsi (al primo gennaio 2017 i residenti hanno in media un’età di 44,9 anni, due decimi in più rispetto al 2016 e due anni esatti in più rispetto al 2007) gli individui di 65 anni e più superano i 13,5 milioni e rappresentano il 22,3% della popolazione totale. Di conseguenza sempre più famiglie necessitano di un’assistenza domiciliare ed anche in questo ambito le donne sono una risorsa importantissima. Come verrà ribadito nel corso del convegno FIPAC “Dalla badante all’operatrice di aiuto”, che si terrà domani, 9 marzo, nella sede della Confesercenti Nazionale, in Italia ci sono oltre 3 milioni di persone non autosufficienti e quasi altrettanti caregiver familiari, per lo più donne, che li seguono a tempo pieno. Nonostante questo, però, manca ancora una legge nazionale di riferimento che tuteli e dia dignità a chi si assume il difficile compito dell’assistenza”.
“Donne – sottolinea la Federazione – che spesso non si vedono riconosciuto il loro operato adeguatamente sul lavoro, sia dal punto di vista economico che di avanzamento di carriera. Lo stesso vale per le pensionate che spesso devono affrontare il quotidiano con l’unico sostegno economico derivante dalla pensione di reversibilità. Infine tutte quelle donne che ogni giorno sono vittime di violenza”.
“Che questa giornata dell’8 marzo – conclude la FIPAC – quindi, sia momento di riflessione profonda sulla componente femminile del nostro Paese, per arrivare all’importante traguardo che le donne non siano celebrate un giorno solo, ma tutti i giorni, senza gesti particolari, ma con il riconoscimento dovuto per il ruolo che sono chiamate a svolgere, in ogni ambito”.