Vai al contenuto
Home » Pensioni, Inps: oltre 18 milioni nel 2016, prestazioni per 197,4 miliardi

Pensioni, Inps: oltre 18 milioni nel 2016, prestazioni per 197,4 miliardi

Il 63,1% degli assegni ha un importo inferiore a 750 euro 

 Pensioni, Inps: oltre 18 milioni nel 2016, prestazioni per 197,4 miliardi“Sono oltre 18 milioni (per l’esattezza  18.029.590) le pensioni vigenti al 1° gennaio 2017″.

Lo comunica l’Inps in una nota, segnalando come “l’importo complessivo annuo delle  prestazioni erogate è pari a 197,4 miliardi di euro, di cui 176,8 a  carico delle gestioni previdenziali“.

“Degli oltre 18 milioni di pensioni vigenti – continua  l’Istituto – 14.114.464 sono di natura previdenziale, derivanti cioè  da un effettivo versamento di contributi, mentre la differenza è costituita dalle prestazioni di natura assistenziale, vale a dire invalidità civile, pensioni sociali e assegni sociali, erogate a chi  si trova in una situazione di invalidità o di basso reddito”.

I dati, aggiornati al 1° gennaio 2017, sono relativi all’Osservatorio sulle pensioni erogate, con l’esclusione delle gestioni dei dipendenti pubblici ed ex Enpals il cui aggiornamento è previsto per il prossimo mese di maggio.

“Il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti – dice l’Istituto – gestisce il 48,6% del  complesso delle pensioni erogate e il 61,4% degli importi in  pagamento, le gestioni dei lavoratori autonomi il 27,3% delle pensioni e il 23,7% della spesa totale, mentre il rimanente 21,7% delle  prestazioni e il 10% circa dell’importo è a carico delle gestioni assistenziali.  Nel corso del 2016 sono state liquidate 1.048.096 nuove  pensioni, il 53,2% delle quali di natura assistenziale, per un importo totale pari a 9,4 miliardi di euro. Per quanto riguarda le pensioni  previdenziali, invece, il 47,8% è costituito dalla categoria vecchiaia, l’11,8% dalle invalidità e il 40,4% dalle pensioni ai  superstiti“.

“Le prestazioni previdenziali – prosegue l’Inps – sono costituite per il 66,3% da pensioni  della categoria vecchiaia, che comprende anche le sottocategorie  anzianità e anticipate, per il 7,1% da pensioni della categoria invalidità previdenziale e per il 26,6% da pensioni della categoria superstiti. Nella distribuzione di genere, gli uomini riscuotono circa il 77,9%  delle pensioni di anzianità/anticipate, il 35,1% di quelle di  vecchiaia (legate cioè alla sola età anagrafica), il 49,9% delle  prestazioni di invalidità e il 12% di quelle ai superstiti”.

” L’analisi della distribuzione territoriale – continua l’Istituto – evidenzia che la maggior parte delle pensioni, il 48%, è percepito nelle regioni  dell’Italia settentrionale, il 19,2% al Centro e il 30,6% in Italia meridionale e Isole: il restante 2,2% è erogato a soggetti residenti all’estero. Al Nord si ha una maggiore concentrazione delle categorie vecchiaia e superstiti, seguito da Centro e Mezzogiorno, mentre l’ordine si  inverte per le pensioni della categoria invalidità previdenziale e per le prestazioni assistenziali. L’età media dei pensionati è di 73,7 anni, con una differenza tra i  due generi di 4,6 anni (75,7 anni per le donne e 71,1 anni per gli uomini). Il 21,8% delle pensioni di vecchiaia è erogato a persone di  età compresa tra 65 e 69 anni, fascia che rappresenta la maggiore  concentrazione; seguono la fascia 70-74, con il 21,4%, quella 75-79  con il 20,4% e quella 80-84 con il 14,7%”.

” I pensionati italiani sono fortemente concentrati nella classi basse – conclude l’Inps. Infatti il 63,1% degli assegni ha un  importo inferiore a 750 euro. Questa percentuale, che per le donne raggiunge il  76,5%, costituisce solo una misura indicativa della “povertà”, per il  fatto che molti pensionati sono titolari di più  prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi. Delle 11.374.619 pensioni  con importo inferiore a 750 euro, solo il 44,9% (5.106.486) beneficia di prestazioni legate a requisiti reddituali bassi, quali integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e  pensioni di invalidità civile. In questo caso il divario tra i due generi è accentuato; infatti per gli uomini la percentuale di prestazioni con importo inferiore a 750 euro scende al 45,1% e se si analizza la situazione della categoria vecchiaia si osserva che questa percentuale scende al 23,7%, e di queste solo il 23,3% è costituito da pensioni in possesso dei requisiti a sostegno del reddito. Sempre per i maschi, si osserva che oltre un terzo delle pensioni di vecchiaia è di importo compreso fra 1.500 e 3.000 euro”.

La tua privacy

La navigazione in qualsiasi sito web può comportare la raccolta e la memorizzazione di informazioni, quali gli indirizzi IP, marcatori temporanei (cookies) o identificativi di altro tipo, quali i tag di identificazione a radiofrequenza. I browser possono memorizzare i cookies e le sessioni di accesso, trasferire le informazioni acquisite ad altri siti web anche allo scopo di profilare l’utenza.

In particolare, i cookies possono essere “tecnici”, ovverosia utilizzati al solo fine di erogare il servizio dell’utente oppure “di profilazione”, ovverosia utilizzati per ricondurre a soggetti determinati, identificati o identificabili, specifici schemi comportamentali (c.d. behavioural advertising)

La raccolta, la memorizzazione e l’utilizzo di questi ultimi cookies può avvenire solo se l’utente ha espresso il proprio consenso. E’ possibile cioè scegliere di non consentire alcuni tipi di cookies.

Di seguito, vengono elencate le diverse categorie di cookies.

QUESTO SITO NON UTILIZZA COOKIES DI PROFILAZIONE DI GOOGLE ANALYTICS.