A preoccupare di più che sia avvenuto per mano di una baby gang
“Un episodio molto grave che va analizzato da un punto di vista sociale e culturale”. Così Sergio Ferrari, Presidente della Fipac Confesercenti, commenta il fatto di cronaca avvenuto a Sava, nel tarantino, nei confronti di un pensionato, con problemi psichici, preso d’assalto da una baby gang e che si è concluso con la disposizione di 20 misure cautelari personali a carico di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsione continuata in concorso, furto aggravato, rapina, detenzione e porto illegale di arma da sparo, atti persecutori.
“La questione più preoccupante – prosegue Ferrari – è che 8 delle 20 persone coinvolte in questo terribile atto sono minorenni, il che denota una grave situazione di emarginazione, di crisi dei valori e di disagio sociale, in un territorio che ora sta vivendo, con forte preoccupazione, anche le sorti dell’Ilva, che sono le sorti di moltissime famiglie”.
“Come ha detto il Procuratore minorile di Taranto Pina Montanaro – continua il Presidente Fipac – ci deve essere un’azione sinergica di carattere educativo, per cercare di scongiurare il ripetersi di questi atti criminali. Un’attività che deve partire dalla scuola, dai servizi sociali e dagli enti preposti. Per questi ragazzi non si tratta solo della ricerca di denaro, ma dell’affermazione del proprio io a scapito dei più deboli. Occorre tornare a educare le nuove generazioni, sin da piccole, al rispetto delle persone con disabilità, delle minoranze e soprattutto degli anziani, che rappresentano l’esperienza, la memoria e che sono vere e proprie basi sociali e culturali”.
“Voglio infine – conclude Ferrari – porre l’accento su un altro triste aspetto di questa vicenda: lo stato di assoluto isolamento sociale in cui versava il pensionato che, nonostante avesse familiari, viveva totalmente abbandonato a se stesso e versava in uno stato di assoluto disagio domestico. Questi fatti non possono e non devono più accadere in una società civile. Dove non subentrano i familiari deve esserci un intervento delle istituzioni. Come Fipac sottolineiamo, da tempo, che i casi di anziani soli e maltrattati sono, purtroppo, all’ordine del giorno. È tempo di intervenire”.