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Il nuovo piano Renzi: cambiamenti ma, debole su pensionati e autonomi

Sblocco dei debiti della pubblica amministrazione, fondi all’edilizia scolastica, taglio del cuneo fiscale, nuove regole per i contratti a termine e semplificazione dell’apprendistato. “Grandi esclusi pensionati e autonomi” spiega Massimo Vivoli presidente Fipac Confesercenti . Il premier delinea un pacchetto di riforme choc da attuare in 100 giorni. Secondo quanto previsto dal Cdm il taglio del cuneo fiscale partirà dal prossimo maggio con i soldi in busta paga. Previsto l’aumento dell’ Irpef di circa 1000 euro in più all’anno per i redditi fino a 25.000 euro, per  80 euro netti in busta paga a coloro i quali guadagnano fino a 1500 euro al mese. Nel pacchetto, sarebbero inclusi anche i co.co.co e gli incapienti sotto gli 8.000 euro. “Le proposte del nuovo Governo vanno in una direzione positiva, però è necessario che dalle riforme vengano interessati anche i lavoratori autonomi e la categoria dei pensionati, molti dei quali percepiscono  meno di 1000 euro al mese”. Per quanto riguarda l’Irap dovrebbe subire un taglio del 10 %, circa 2,4 miliardi in meno, rastrellati dalle rendite finanziarie la cui aliquota sarebbe dal 20 al 26 %, ma non i Bot. Nel “pacchetto Renzi”, inoltre, sono previsti cinquecento milioni di euro in più per il fondo di garanzia per le Pmi  per la lotta al credit crunch, mentre, la bolletta energetica delle Piccole e medie imprese dal primo maggio calerà del 10%. Buone notizie ancora per le imprese, che  entro luglio avranno un saldo di 68 miliardi di arretrati della Pubblica Amministrazione, anche grazie al nuovo ruolo della Cassa depositi, come prestatore di ultima istanza. Le risorse vanno ad aggiungersi ai 22 miliardi pagati fino ad ora. Nuove regole anche per il mondo del lavoro. Il contratto a termine durerà al massimo per tre anni e sarà applicabile senza causale per un massimo del 20% sul totale dei lavoratori. Più semplificazione anche per l’apprendistato, prevedendo meno vincoli (senza l’obbligo, ad esempio, per assumere nuovi apprendisti di confermare i precedenti). Nel disegno di legge delega sarà invece previsto un nuovo codice del lavoro, l’assegno universale di disoccupazione, la revisione degli ammortizzatori sociali e la tutela delle donne in maternità. Molte le disposizioni previste in materie di scuola, occupazione giovanile, riforme. Resta il nodo delle coperture. Il taglio del cuneo dovrebbe essere coperto con tagli permanenti alla spesa. Per quest’anno i 10 miliardi saranno garantiti da 3 miliardi di spending review, dai risparmi derivanti dal calo dello spread e dal margine offerto dal deficit al 2,6 % che potrà eventualmente salire fino al limite massimo del 3 %. Renzi, ha inoltre indicato come possibile copertura anche i maggiori introiti Iva dal pagamento dei debiti P.A.

 

 

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