In Italia tre milioni e mezzo di persone vivono con una diagnosi oncologica e di questi circa un terzo continua a svolgere la propria professione. Per tutti, sia per chi lavora che per i familiari, è fondamentale poter accedere in tempi brevi alle agevolazioni previste dalla legge, benefici giuridici ed economici e di tutela del lavoro che passano attraverso il riconoscimento della disabilità, un iter tutt’altro che semplice. Infatti, la malattia oncologica per la totalità dei soggetti rappresenta anche l’inizio di un ulteriore calvario burocratico con una media di tempo intercorso tra diagnosi e presentazione della domanda di 121 giorni.
Proprio per evitare questo, Inps e l’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas), insieme alla Federazione delle Associazioni di Volontariato Oncologico (FAVO), hanno avviato un progetto per mettere a punto un protocollo operativo uguale per tutta Italia per il rilascio del Certificato Oncologico Telematico Introduttivo, che possa essere emesso direttamente e immediatamente da chi fa la diagnosi.
Questo iter certificativo è stato sperimentato negli ultimi due anni mediante convenzioni con centri di cura di alcune realtà della sanità del Lazio, della Puglia, del Piemonte e dell’Emilia-Romagna.
La sperimentazione ha confermato l’utilità e l’efficacia di una semplificazione che risponde alle esigenze del paziente arrivando ad una riduzione dei tempi tra diagnosi e presentazione della domanda fino a 6 giorni, oppure del 100% dei pazienti valutati entro 15 giorni o ancora alla netta riduzione del numero delle pratiche di riesame. Il certificato oncologico compilato direttamente dagli oncologi consente anche una valutazione dei pazienti direttamente sugli atti evitando così accertamenti in presenza: un grande aiuto per i pazienti oncologici fragili che evitano così spostamenti non opportuni.
La procedura informatica, effettuata direttamente e immediatamente da chi fa la diagnosi oncologica, ad esempio, Aziende sanitarie locali (ospedali a gestione diretta), Aziende ospedaliere, Aziende ospedaliero universitarie, IRCCS, Presidi privati accreditati, rappresenta un bel passo in avanti verso la semplificazione delle procedure per il corretto e rapido accertamento dell’invalidità e dell’handicap e semplifica la vita di malati e caregiver, già duramente stravolta dal tumore e dalle terapie; insomma, umanizzazione e personalizzazione del giudizio medico legale.
Il certificato introduttivo oncologico persegue quindi esattamente la finalità di semplificare l’accesso alle tutele di legge e garantire l’appropriatezza scientifica di quanto diagnosticato clinicamente, un’appropriatezza che rappresenta il presupposto fondamentale per il corretto riconoscimento dei benefici assistenziali previsti dalla norma”.
Non rimane quindi che aspettarsi che questa procedura superi la fase sperimentale e venga al più presto attivata su tutto il territorio nazionale.