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CUPLA: sviluppare politiche a favore degli anziani, serve normativa su invecchiamento attivo

Il Cupla, coordinamento di cui fa parte anche Fipac Confesercenti, auspica una più stretta collaborazione con il Ministero per la famiglia ai fini del consolidamento e dell’ulteriore sviluppo di politiche a favore degli anziani, compresa una normativa nazionale sull’invecchiamento attivo, finora assente nel nostro Paese.

Come rappresentanti dei pensionati – spiega il Cupla – impegnati quotidianamente nel “welfare familiare” abbiamo apprezzato molti dei provvedimenti sollecitati dal Dicastero e approvati nella recente Legge di Bilancio. Dal potenziamento dell’assegno unico per il primo figlio e dal terzo figlio in su, e in modo strutturale, per i figli con disabilità e per i nuclei con quattro o più figli, alla riduzione dell’IVA sui generi di prima necessità per i neonati; dall’estensione del congedo parentale per entrambi i genitori alla riduzione dei contributi per l’assunzione di giovani e donne; dalla carta risparmio al reddito alimentare, fino ai mutui agevolati per le giovani coppie per l’acquisto della prima casa.

Com’è noto, gran parte del lavoro di cura e volontariato, all’interno della famiglia e nella società viene svolto dai nonni. La longevità, il più possibile in buona salute, è una delle maggiori conquiste dell‘età contemporanea e deve essere preservata attraverso alcune fondamentali condizioni: redditi pensionistici adeguati, servizi socio-assistenziali compatibili con le nuove esigenze degli anziani e delle famiglie, coesione socio-economica e solido patto fra generazioni. Costruire un ambiente favorevole e amico delle persone anziane (Age Friendly) deve essere un obiettivo non solo dell’Europa ma anche di tutti gli Stati membri, compresa l’Italia.

Siamo convinti che soltanto un approccio multidimensionale – che metta in campo alleanze larghe tra attori economici, corpi intermedi, di rappresentanza ed istituzioni – sia in grado di affrontare le future e complicate sfide, in special modo la rivoluzione demografica che impatterà pesantemente sulla tenuta socioeconomica del Paese. Com’è noto, dal 2019 interveniamo come CUPLA al coordinamento nazionale multi livello delle politiche a favore dell’invecchiamento attivo – presso il Ministero per la famiglia. Consideriamo un primo traguardo l’avvio, al Senato, dell’esame del DDL, per l’approvazione definitiva – e la successiva adozione – dei decreti attuativi dell’invecchiamento attivo, dell’inclusione sociale e della prevenzione della fragilità (articolo 3). Grande attenzione, pensiamo, dovrà essere dedicata non solo alle misure destinate a contrastare l’isolamento e la marginalizzazione, ma anche allo sviluppo di interventi per la solidarietà e la coesione tra le generazioni, temi sui quali siamo da tempo impegnati, come CUPLA, anche in collaborazione con Enti e associazioni sul territorio.

Nello specifico, avanziamo la proposta di formalizzazione della rete degli stakeholder presso il Ministero della Famiglia, a supporto dell’iter legislativo. Sarebbe l’occasione per valorizzare quel contributo di contenuti e suggerimenti, sottolineando il valore umano, sociale, culturale delle persone in ogni stagione della vita, e in particolare nell’età più avanzata, attraverso l’insostituibile attività di volontariato che svolgono gli anziani nell’affrontare situazioni di cura ed assistenza.

Peraltro, vista l’opportunità “storica” dell’approvazione di una Legge nazionale sull’invecchiamento attivo, abbiamo già avviato l’azione di sensibilizzazione verso i Parlamentari e le Istituzioni regionali e locali, affinché le famiglie possano avvalersi al più presto di una normativa nazionale. Un provvedimento che possa allineare l’Italia all’Unione Europea, già presente dal 2012 con una strategia per favorire l’invecchiamento attivo – con specifiche linee di finanziamento e progetti finalizzati – e che consenta il raccordo tra le diverse normative regionali già oggi in uno stato molto avanzato di programmazione.

Il Coordinamento del CUPLA nazionale sollecita, tra l’altro, l’istituzione di un tavolo permanente d’incontro sulle politiche per gli anziani, che affronti, oltre all’invecchiamento attivo, le tematiche strategiche più urgenti. Tra le quali, una mobilità pubblica sostenibile ed innovativa; un assetto cittadino con servizi e standard urbanistici a misura di anziano; interventi contro lo spopolamento e per la tenuta sociale delle comunità rurali, attraverso un maggior utilizzo delle tecnologie (telemedicina, totem, sensori, App, analisi big data, etc.) per garantire servizi e presidio del territorio; azioni efficaci per superare il digital divide degli over 65; una maggiore attenzione verso la riconversione di interi settori industriali, produttivi e terziari nell’ottica di una società sempre più longeva (silver economy); una reale facilitazione della trasmissione d’impresa tra le generazioni, superando, in questo caso, una effettiva oppressione burocratica e fiscale.