Gli anziani sono il settore più a rischio di “dipendenza dal gioco d’azzardo ”. Per questi motivi FIPAC Confesercenti della Toscana ha messo in “formazione” il gruppo dirigente. L’obiettivo è quello di aprire una campagna d’informazione di vasto raggio in collaborazione con i servizi sanitari della Regione Toscana. Secondo una ricerca i pensionati a rischio arrivano al 3% della popolazione adulta ed il 30% di questi lo fa con assiduità. I motivi sono spesso causati dalla solitudine e dalle difficoltà economiche. Si gioca sempre di più convinti che il gioco possa attenuare questo malessere, ma invece rischia di diventare una vera e propria patologia.Sempre nell’indagine Eurispes il fatturato che muove questo settore avrebbe ormai raggiunto quota 94 miliardi di Euro spendendo in un anno una media pro-capite di 1450 euro. Per la grande maggioranza dei casi si tratta di una frequenza saltuaria e/o occasionale, ma il passaggio al gioco sistemico perdendo il proprio controllo è sempre più frequente ed è facile trasformarsi in compulsione e in vera e propria dipendenza.I costi ha carico della società, non sono solo riconducibili alla ricaduta sul complesso degli affetti familiari, ma anche di natura finanziaria: si stima che l’intervento di carattere socio-sanitario della stessa Regione Toscana costi mediamente 1500 euro per soggetto preso in carico. All’ iniziativa promossa dalla FIPAC ha partecipato anche la FIEPT-Confesercenti, l’organizzazione che raggruppa i pubblici esercizi. L’obiettivo è quello di responsabilizzare i gestori nella campagna di informazione e dissuasione.Alla giornata formativa con la FIPAC-Confesercenti hanno infine partecipato, tra gli altri, Don Armando Zappolini che si occupa da anni del recupero di tali soggetti e dirigenti della servizi sanitari della Regione Toscana.
Gilberto Bacci
Responsabile Ufficio Stampa della Confesercenti