Si tratta di circa 1 milione e 700 mila persone, tra problematici e patologici: il 23,7% dei 7 milioni di pensionati attivi. Spendono nel gioco circa 3200 euro l’anno, per un totale di 5,5 miliardi di euro. Dossier presentato oggi dalla Fipac
19 novembre 2013
ROMA – Giocano in media 266 euro al mese, circa 3.200 euro l’anno, complessivamente 5,5 miliardi di euro. Sono gli anziani italiani over 65 giocatori d’azzardo: circa 1 milione e 700 mila persone, tra problematici e patologici. Sono il 23,7 per cento dei 7 milioni di pensionati attivi tra i 65 e i 75 anni, uno su quattro, la fascia più a rischio ludopatia tra i 12 milioni di over 65 presenti in Italia. È quanto emerge da un dossier presentato questa mattina a Roma durante l’assemblea elettiva 2013 della Fipac, la Federazione italiana pensionati attività commerciali della Confesercenti. Un esercito di 1,2 milioni di pensionati, quello dei giocatori problematici secondo il rapporto Fipac, mentre i casi di giocatori d’azzardo patologici, tra i pensionati, in Italia se ne contano 500 mila.
Una spesa, quella del gioco, che per gli anziani oscilla tra i cento euro al mese per i non patologici fino ai 400 euro di chi ormai è irretito dal gioco. Somme che vanno a pesare su pensioni già gravate da altre disavventure. “Se a questi dati rapportiamo le ultime modifiche contenute nella Legge di stabilità del governo in materia pensionistica – spiega Massimo Vivoli, presidente Fipac -, ci rendiamo conto che l’impoverimento dei pensionati è ancora in crescita”. Secondo la Fipac, infatti, il ddl stabilità per il 2014 incide negativamente sui pensionati, “riducendo il reddito disponibile di 300 euro per i livelli di pensione più diffusi. Una riduzione del reddito disponibile compresa tra i 294 e i 389 euro, per effetto di un taglio alle pensioni, di un mancato sgravio fiscale e di un aumento del prelievo sulla casa di abitazione”. Una riduzione che, rapportata alla spesa per i giochi, diventa ancora più pesante, “I pensionati si stanno giocando la Manovra – ha spiegato Vivoli – e il rischio ludopatia diventa ancora più pericoloso mettendo a rischio una ulteriore fetta di pensionati che sognano una migliore condizione economica”. (ga)