Nel semestre oltre 30.000 le persone con meno di 60 anni andate in pensione anticipata
L’Inps con il suo Monitoraggio sui flussi di pensionamento rende noto di aver liquidato nei primi sei mesi del 2021 nel complesso 389.924 nuove pensioni con un importo medio di 1.155 euro. Le pensioni anticipate rispetto all’età di vecchiaia sono state 124.139 per un importo medio di 1.928 euro. Le pensioni di vecchiaia liquidate sono state 126.853 per un importo medio di 818 euro, quelle di invalidità previdenziale sono state 19.065 per 791 euro medi mentre quelle liquidate ai superstiti sono state 119.867 per 773 euro medi. Nell’intero 2020 sono state liquidate 856.004 pensioni per 1.243 euro medi.
Le pensioni con decorrenza nel primo semestre 2021 sono 177.414 per il Fondo lavoratori dipendenti con 1,301 euro medi (2.045 per gli assegni anticipati) e 121.768 per l’insieme delle gestioni degli autonomi con 822 euro medi ad assegno. Per i parasubordinati le pensioni decorrenti nel periodo sono state 18.681 per 282 euro di importo medio mentre gli assegni sociali sono stati 38.603
per 417 euro medi.
Gli importi più alti delle pensioni decorrenti nei primi sei mesi del 2021 sono sempre quelli della gestione dei dipendenti pubblici con 52.139 nuovi trattamenti e 1.979 euro di importo medio. L’importo medio delle pensioni anticipate dei pubblici (2.354 euro) è più basso di quello medio delle uscite per vecchiaia ( 2.397 euro) probabilmente anche grazie al largo utilizzo di Quota 100 che riduce il numero dei contributi necessari (38) rispetto all’originale anticipata (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 e 10 per le donne oltre a tre mesi di finestra mobile).
Le nuove pensioni liquidate agli uomini nei primi sei mesi del 2021 hanno avuto un importo medio di 1.429 euro, superiore di 498 euro all’importo medio delle pensioni liquidate nello stesso periodo alle donne (931 euro). Per i maschi c’è un alto numero di pensioni anticipate (79.935 per 2.104 euro medi) basate sugli anni di contributi e un basso numero di pensioni ai superstiti.
Per le donne le pensioni anticipate, quelle di importo più alto, sono 44.204 per 1.609 euro medi. Le nuove pensioni con decorrenza gennaio-giugno 2021 – sottolinea l’Inps – sono state 389.924 in totale, per un importo medio mensile di 1.155 euro. Prevalgono per numero le pensioni femminili, 215.124 contro le 174.800 maschili, a fronte però di un importo medio mensile più basso (931 euro contro i 1.429 euro degli uomini). Il divario si è ampliato rispetto al 2020. Nell’anno a fronte di 856.004 pensioni per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.243 euro, 470.181 sono riferite a donne, per un importo medio di 1.033 euro, e 385.823 a uomini, con 1.498 euro mensili. La differenza era quindi di 465 euro.
Nei primi sei mesi del 2021 sono oltre 30.000 le persone con meno di 60 anni che sono andate in pensione anticipata. Gli assegni con decorrenza nel periodo sono stati 30.617. La maggioranza delle uscite precoci, legate all’inizio dell’attività prima dei 19 anni sono del fondo lavoratori dipendenti con 20.010 uscite prima dei 60 anni.