Vai al contenuto
Home » Over60 e salute, Fipac incontra il vice-presidente della Camera on. Sereni: “C’è gap da colmare tra l’ospedale e l’assistenza familiare”

Over60 e salute, Fipac incontra il vice-presidente della Camera on. Sereni: “C’è gap da colmare tra l’ospedale e l’assistenza familiare”

A conclusione della settimana della Buona Salute, una delegazione Fipac incontra il vice-presidente della Camera Marina Sereni

OnSereni-1024x767

Un incontro per discutere di salute e del rapporto – purtroppo non privo di criticità – tra over 60 e sistema sanitario nazionale. In occasione della conclusione della seconda edizione della Settimana della Buona Salute, una delegazione di Fipac Confesercenti, guidata dai Vice Presidenti Fosco Tornari e Pinuccio Meloni, ha incontrato ieri la vice presidente della Camera Marina Sereni presso la Camera dei Deputati. Durante l’incontro, è stata consegnata alla vice presidente una copia del Primo Rapporto “Over 60 e Salute”, prodotto dall’associazione per approfondire le opportunità e le problematicità della relazione tra over 60 e sistema sanitario nazionale.

“Ho accettato di buon grado questo incontro – ha spiegato l’onorevole Sereni – perché sono convinta che il Governo e il Parlamento debbano riconoscere che le Associazioni di rappresentanza, come la vostra, svolgono un ruolo importante nella società. Non siete certo in pensione dal punto di vista sociale e dell’impegno per l’insieme della comunità. Quello della Sanità è un tema centrale ed anche complesso per le diverse responsabilità che investe quella nazionale, quella regionale, ma anche le comunità locali hanno un loro ruolo. È vero che, come emerge dal vostro rapporto,  servono più risorse economiche: ma servono soprattutto più risorse umane. Per la crisi economica si è ridotto il numero degli operatori e si è stratificato un precariato ampio. Le risorse finanziarie invece non sono diminuite: ma occorre avere ben presente che questo dato non è sufficiente, perché rispetto l’aumento dei costi e delle esigenze, lo ‘status quo’ significa peggiorare la situazione ed allora occorre combinare la prospettiva di approccio alla sanità pubblica”.

“Solo per comprendere il senso di questa affermazione – ha continuato – vorrei soffermarmi nel fatto che aumenta la spesa farmacologica degli ospedali ma ciò è dovuto dal fatto che sono stati scoperti, negli ultimi anni, nuovi farmaci che sono molto costosi, ma che hanno una grande efficacia nella cura delle malattie oncologiche. Quindi se le risorse non cresceranno nel prossimo futuro, come appare probabile, occorre riorganizzare quelle esistenti e per fare questo occorre la collaborazione degli operatori. C’è un eccesso di ricorso alla diagnostica nel quadro di una medicina di risorse ancora in larga parte difensiva, ma anche l’esigenza di una rivisitazione dei medici di medicina generale e del sistema delle liste d’attesa. Si fa inoltre poca prevenzione, gli screening che sono utilissimi si fanno solo in alcune Regioni”.

“ Infine occorre riformare la filiera  famiglia–ricovero– degenza post ospedaliera–famiglia a partire dalla consapevolezza che l’assistenza pubblica non è sufficiente e sostenibile”, conclude la vice presidente della Camera. “C’è un buco tra l’ospedale e l’assistenza familiare che bisogna colmare a partire da un utilizzo del III settore. Non delegare certo tutto al III settore, ma occorre fare affidamento ad una imprenditoria sociale accettabile e ragionevole anche per il pubblico”.

Marina Sereni ha infine assicurato il suo impegno a favorire  un confronto più serrato con le Commissioni parlamentari sui temi della sanità e del welfare oggetto dell’impegno di Fipac.