Giovedì 24 settembre, davanti al Palazzo della Salute della Fiumara a Genova, Fipac Confesercenti Liguria ha raccolto più di cento firme che accompagnerà al un decalogo di richieste che verrà poi sottoposto al presidente del consiglio Matteo Renzi, al ministro della salute Beatrice Lorenzin e al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
“L’iniziativa nasce dalla convinzione che quello alla salute sia un diritto inalienabile e come tale da salvaguardare nella sua dimensione pubblica e universalistica”, spiega Giampaolo Barbieri, coordinatore regionale Fipac.
“Spendere per il welfare – prosegue il rappresentante dei pensionati liguri – non è uno spreco ma, al contrario, rappresenta un investimento su benessere, coesione sociale ed occupazione, con ricadute positive sullo stesso Pil. E invece assistiamo con preoccupazione al moltiplicarsi dei casi di abbandono delle cure mediche da parte di molti anziani per motivi economici, o il ricorso a strutture private per ovviare agli eccessivi tempi di attesa del pubblico”.
“L’attuale modello sanitario, basato su una medicina riparativa, è ormai insostenibile. Diventa necessario passare ad un nuovo paradigma incentrato sulla prevenzione, ma perché ciò avvenga è necessaria la partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni. Da questo punto di vista, confidiamo che il rinnovo degli accordi collettivi per la medicina territoriale possa offrire l’occasione per una riforma delle cure primarie che abbia come obiettivo una assistenza territoriale h24”.