Il Presidente Fipac: tema della salute al centro della nostra azione, oggi e in futuro
“Dobbiamo impegnarci affinché il diritto alla salute sia garantito a tutti i cittadini. Oggi purtroppo comincia a non essere più cosi e le persone anziane sono tra le principali vittime, perché ovviamente il bisogno di salute cresce con l’aumentare dell’età”.
Questa la dichiarazione del presidente Fipac Massimo Vivoli, nel corso della Presidenza Nazionale, in cui è stata indetta, per il prossimo ottobre, l’Assemblea elettiva dell’Organizzazione dei pensionati Confesercenti.
“Questo perché – ha sottolineato Vivoli – sta aumentando la quota di compartecipazione alla spesa sanitaria a carico dei cittadini ed anche l’impoverimento delle famiglie. Quest’estate i nostri pensionati spenderanno il 21% della loro quattordicesima – circa 362 milioni di euro – in servizi sanitari. Ed il resto andrà in conti in sospeso (40%) e fisco (15%), lasciando loro quasi nulla in tasca.”
“Bisogna dunque evitare il ridimensionamento del Servizio sanitario nazionale, che ha permesso all’Italia di raggiungere ottimi risultati in termini di longevità e qualità della vita, ma ad un rilancio dello stesso che deve essere adeguato ai vecchi e nuovi bisogni, con investimenti nella medicina del territorio, nella prevenzione, nella diagnosi precoce, nella riabilitazione e presa in carico della non autosufficienza, nella ricerca e innovazione, tutti settori che possono produrre anche nuova occupazione.”
“Il tema della salute – ha aggiunto il Presidente – deve essere centrale nella nostra azione, soprattutto ora che siamo di fronte a segnali contrastanti. Nel 2015, per la prima volta, l’aumento della durata media di vita ha subito un arresto; contemporaneamente è cresciuto, di anno in anno, il numero di quanti rinunciano alle cure per ragioni economiche o per difficoltà di accesso al Servizio sanitario nazionale. Noi lavoreremo con sempre maggior impegno affinché le famiglie di qualsiasi età abbiano maggiore serenità economica e di vita, perché il diritto ad una vecchiaia serena non sia più solo uno slogan”.