Incontro promosso da Fipac. Dai medici di base la richiesta diffusa: “fare più rete”
“Un medico di base mediamente deve smaltire 300 richieste di contatto al giorno, tra chiamate, messaggi brevi e di posta elettronica. Alleggerire questo carico consentirebbe molti benefici”. Parole di Maurizio Pozzi, Segretario provinciale della Federazione Medici Medicina generale, intervenuto ad un incontro su “Sanità e territorio” organizzato da Fipac nella sede Confesercenti di Siena. “Molte delle chiamate che riceviamo sono per richieste di appuntamenti: nei mesi scorsi a Poggibonsi abbiamo messo in condizione gli assistiti di prenotare autonomamente gli appuntamenti tramite un’agenda on line. Il risultato della sperimentazione è stato incoraggiante, con il 30 per cento del tempo telefonico risparmiato”.
Ecco perché la prospettiva diventa l’estensione in tutta la provincia. Pozzi, Presidente della cooperativa Medici 2000, ha enfatizzato la necessità di fare “sempre più rete” nella gestione delle richieste sanitarie che arrivano dal cittadino: “la provincia di Siena ha standard di risposta migliori della media sotto molti aspetti, se si considera che ¾ dei medici di base è supportato da una segreteria, e oltre la metà da un infermiere. Ciononostante il sistema complessivo di assistenza ha molti margini di miglioramento, anche perché il personale sanitario non è in numero adeguato alle necessità”. E i pensionati presenti all’incontro non hanno mancato di evidenziare criticità legate al rapporto medici di base-pazienti, avviato alla abnorme dimensione di 1 a 1800. “Dopo il Covid la sala d’aspetto è divenuta un momento di tensione, anziché di condivisione come era prima – ha aggiunto Pozzi – ci sono margini per ottimizzare l’approccio con cui si rivolge al medico l’assistito, che deve sempre più imparare a comunicare sintomi anziché diagnosi. A livello complessivo, è innegabile che serve più efficacia nell’organizzazione sanitaria, anche migliorando il rapporto tra spesa pubblica e spesa privata”.