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Una social card poco social

COMUNICATO STAMPA
Una social card poco social
Fumata nera per i 12 Comuni interessati. A distanza di due anni la social card resta ancora sulla carta. Ammontano a 50 milioni i fondi destinati alla nuova carta per persone disagiate, da 231 a 404 euro al mese, l’ intervento però dovrebbe interessare circa 13 mila famiglie indigenti. Da Sud a Nord, in nessuna delle città interessate dal provvedimento sono stati effettuati accrediti per la carta acquisti che, con sé, porterebbe anche diversi progetti che hanno come o biettivo il reinserimento lavorativo dei disoccupati. E se un tempo la povertà era una prerogativa squisitamente Meridionale, gli ultimi dati sulla povertà ci consegnano un Nord altrettanto povero. Infatti, dal 2005 ad oggi il numero dei più bisognosi nell a vecchia realtà produttiva del nostro
Paese, si è triplicato fino a toccare punte del 6 per cento delle famiglie, a fronte di una media nazionale del 13 per cento. In questo contesto, anche la social card rappresenta certamente una, seppur minima boccata d’ossigeno per le tante famiglie coinvolte. A fronte delle numerose richieste dei cittadini però i Comuni non sanno dare risposte, attribuendo la lentezza dell’assegnazione dei fondi a una gestione centralizzata che non ha saputo prendere nella giusta misu ra le differenze territoriali. Altro grande “tappo” è generato dall’ingorgo che si è venuto a creare all’Inps a causa dei numerosi elenchi inoltrati dai Comuni interessati. Segnali positivi arrivano dal ministero del Lavoro dove, assicurano, l’empisse Inps è quasi superato e a breve dovrebbe arrivare lo sblocco dei fondi.

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